"Ho sempre pensato al senso del fotografare fin da quando ho
iniziato. Anzi forse più' indietro nel tempo, quando bambino guardavo l'Album di famiglia o l'Atlante geografico, un
bellissimo atlante che intercalava, alle carte geografiche,
pagine illustrate di fotografie di tutto il mondo. Forse e' stato
questo il primo incontro con l'opera fotografica. Questi due
libri così diffusi,apparentemente scontati, ordinari, contengono
le due categorie del mondo. O meglio come io l'intendevo era
rappresentato da queste due opere. L'interno e l'esterno, il mio
luogo, la mia storia e i luoghi e la storia del mondo. Una
piccola bibbia laica illustrata e una grande bibbia pubblica con
la storia e i luoghi degli altri. Un libro per restare e uno per
andare."
l'immagine. Dopo la guerra il cinema significava un camion che
girava fermandosi la sera nei villaggi di campagna e proiettando
i film sulle pareti esterne della casa. Il primo film che ho
visto e' stato "Muraglie," con Stan Laurel e Oliver Hardy. Il
muro della mia casa si era animato magicamente, dei paesaggi
prendevano forma. Un muro era stato proiettato su un altro muro."
"Un uomo cammina lungo una strada che costeggia il mare, una donna
sta stendendo il bucato, canticchiando una canzone.
Sullo sfondo dei bambini giocano in uno spiazzo e un po' più'
lontano, un tendone da circo e una giostra.
E' una sequenza di pochi attimi, solo qualche fotogramma del film
'La Strada' di Federico Fellini. Credo che quel momento si sia
fissato bene nella mia testa; la musica, il telo bianco, la
giostra, le case e, in fondo, l'apparizione del mare. In questi
pochi attimi, in questo aspetto così' domestico, privo di enfasi
e di retorica, in questo incontro, molto dolce, mi si e' rivelato
tutto un modo nuovo di guardare nel paesaggio."
sta stendendo il bucato, canticchiando una canzone.
Sullo sfondo dei bambini giocano in uno spiazzo e un po' più'
lontano, un tendone da circo e una giostra.
E' una sequenza di pochi attimi, solo qualche fotogramma del film
'La Strada' di Federico Fellini. Credo che quel momento si sia
fissato bene nella mia testa; la musica, il telo bianco, la
giostra, le case e, in fondo, l'apparizione del mare. In questi
pochi attimi, in questo aspetto così' domestico, privo di enfasi
e di retorica, in questo incontro, molto dolce, mi si e' rivelato
tutto un modo nuovo di guardare nel paesaggio."
Luigi Ghirri, Vista con Camera